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LIVE AT FACK MSUV | CD 
2014

ONE TRACK ALBUM     

'33"55

Special Edition OUT 3th Set. 2014
Only 150 printed,limited and numbered copies 

Graphics and project : Christian Mastroianni 
Graphics Tech Support : Martina Esposito / Oregonpizza
 (http://www.behance.net/oregonpizza)

Handmade production : Riccardo & Christian Mastroianni 

Special wallet pop up outside
Small pop up inside with the number of each copy

 

FACK MSUV / performing the museum as a common
 
FACK MSUV event is taking place at the Museum of Contemporary Art of Vojvodina (MSUV)
in Novi Sad (Serbia), from June 30 to July 06, 2014 (and maybe longer). 
 
FACK MSUV is an operation of temporary “liberation” of the MSUV
(it can be conceived too as a sui generis occupation or re-appropriation) with the aim of making it open and freely accessible for use for both local and international (art) community without classical institutional filtering and control “from the top down”.
 The event is launched by the mobile art platform F.A.C.K. from Cesena (Italy)
in collaboration with “liberated spaces” MACAO (Milan), Teatro Valle (Rome), SALE.Docks (Venice) and Embros Theatre (Athens)
and is realized with the contribution and participation of numerous artists, curators, researchers, activist and citizens from the ex-Yu region and the rest of Europe. 
 
More Info at : 
fackfestival.blogspot.it
 
live photo set | alessio cavallucci

Prima di raccontare Chris Yan è necessario raccontare F.A.C.K. e MSUV, altrimenti tutto ciò che scriveremo risulterebbe difficilmente comprensibile.

 

F.A.C.K. è una piattaforma di arte mobile che si è creata a Cesena per opera di alcuni artisti ed addetti ai lavori.

A fine giugno e inizio luglio 2014, sull'onda della liberazione di alcuni spazi come Macao a Milano o Teatro Valle a Roma, F.A.C.K. ha contribuito ad uno speciale evento che si è tenuto a Novi Sad, in Serbia.

Potremmo chiamarla "occupazione", ma è bene evitare di soffermarsi su qualsiasi connotazione politica in quanto ciò che è accaduto al

Museo di Arte Contemporanea della Vojvodina (MSUV) è di fatto la liberazione e riappropriazione di uno spazio d'arte che come tale è bene

che non sia sottoposto ad un filtro istituzionale o ad un controllo dall'alto.

 Passiamo a Christian Mastroianni, o meglio Chris Yan.

Il musicista e compositore classe 1987 rientra alla perfezione in questa nuova modalità di arte contemporanea che non viene calata dall'alto in basso ma che nasce dall'urgenza di raccontare e sperimentare secondo nuove forme.

Chris Yan si occupa di rapporti tra rumore, suono, parola, e la sua ricerca si esprime tramite composizioni electro/ambient e musiche per immagini.

Chris Yan durante l'occupazione dell'MSUV si è esibito in un live che è stato registrato in un album intitolato Live at FACK MSUV.

Sul cd il live risulta come una traccia unica che dura circa mezz'ora, in cui sono intervallate musica elettronica, voci, registrazioni ambientali.

L'introduzione, in italiano, presa da un documentario su Robert Wyatt e distorta da elettricità statica quanto basta per chiarire già da subito il concetto, descrive come si può passare dall'accezione negativa del rumore (fastidioso e quindi vietato per legge) al suono come comunicazione musicale e quindi forma d'arte.

 

Si parte quindi dal rumore vero e proprio, per arrivare ad una vasta gamma di suoni differenti, ed i passaggi sono scanditi da vari contenuti audio provenienti

dall'archivio di Chris Yan.

 

Ci sono registrazioni ambientali di voci varie, ma ci sono anche contributi importanti sui quali il compositore lavora attraverso i suoni.

Il primo è un monologo in francese tratto dal film Made in U.S.A. di Jean-Luc Godard ed è un'interessante riflessione sulla relatività delle conseguenze delle proprie azioni e sull'esigenza di una morale come riferimento assoluto.

Ed è qui che nel disco il rumore, la confusione creata dalla mente, può trovare una sua chiave di lettura e trasformarsi in un'ampia gamma di suoni.

Poi c'è un monologo, in inglese, tratto dal film Basquiat.

Si parla di come Van Gogh sia stato incompreso in vita e mitizzato dopo la morte.

Musicalmente quello che era prima un rumore e poi una gamma di suoni si apre ulteriormente e subentrano strumenti a fiato.

Per un attimo il cervello si spegne, ma quando ricomincia il flusso del pensiero il rumore si riattiva.

Grazie alla bella lettura in greco ad opera di Maria Faggiano, presente anche nel precedente album Mnesterophonìa, ci si chiede se l'Odissea di ognuno di noi, nel mondo di oggi, sia paragonabile a quella dell'Ulisse mitologico e se non sia forse ancor più complessa.

 

Giunti in uno stato di coscienza alterata o più profonda, all'apice del disco, c'è il contributo successivo: una lunga intervista a John Cage estrapolata da un documentario su di lui e la musica concreta.

 

E' da sottolineare che la maggioranza dei monologhi inseriti all'interno dello spettacolo al MSUV erano in inglese anche per una maggiore fruibilità all'interno di un contesto internazionale.

Con John Cage e il ruolo dello spazio / tempo, e quindi del silenzio nella musica, termina il viaggio nella dimensione live di Chris Yan.

Uno spazio multidimensionale (è da notare, in foto, l'artwork tridimensionale che accompagna il cd), nel quale convivono computer portatili, field recording, controller MIDI, iPad, iPhone, sintetizzatori, campionamenti.

Un approccio ad ampio spettro da parte di un ricercatore musicale che si merita una recensione dai toni seri.

Noi che abbiamo conosciuto Christian dal vivo al Forte di Vinadio possiamo testimoniare come le elucubrazioni mentali non abbandonino l'artista nemmeno quando scende dal palco: il suo sguardo è sempre un po' più in là, dov'è difficile per altri arrivare.

Detto così, sembra che stiamo parlando di una persona seria per davvero, se non fosse che Christian è anche un ragazzo di cuore ed estremamente simpatico ed autoironico, e ciò fa di lui non un artista intellettualoide ma una persona completa.

Condizione indispensabile per fare della sperimentazione musicale non soltanto un lavoro ma un'esperienza di vita.

Il live di Christian dev'essere stata un'esperienza forte per gli occupanti dell'MSUV.

 

Recensione di Marco Maresca per AsapFanzine(as Simple As Passion) del 30/09/2014

 

 

 

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